Descrizione
Davide Groppi – Lampada Origine 490
Davide Groppi – Lampada Origine 490; Origine, dal latino “origo”, inizio, nascita, fonte.
Evoca un germoglio che emerge dalla terra e si slancia verso il cielo, lo stelo che diventa sempre più sottile. Misteriosa, enigmatica ma confortevole, unisce il fascino dell’incognito al piacere di una luce d’ambiente sofisticata ed elegante. Origine scolpisce e valorizza ogni ambiente con la sua luce indiretta, volutamente non invasiva, grafica e affascinante.
Disponibile in 3 altezze differenti e nella versione outdoor. Archiproducts Design Awards 2020.
Azienda
Dalla fine degli anni Ottanta, partendo da un piccolissimo laboratorio nel centro storico di Piacenza, Davide Groppi inventa e produce lampade con il marchio omonimo.
Con il tempo, l’indipendenza creativa e imprenditoriale gli ha permesso di sviluppare progetti originali e riconoscibili, distribuiti in tutto il mondo.
Progetti che arrivano dal cuore e dal cervello, intuizioni che affiorano da un certo modo di essere e di pensare, dove semplicità, leggerezza, emozione, invenzione e stupore sono gli elementi fondamentali.
Le lampade di Davide Groppi nascono dall’esigenza di dare forma ad una necessità o ad un significato.
Le sue ispirazioni sono l’arte, il ready-made, la magia, la voglia di fare le cose con le mani o semplicemente il desiderio di giocare e scherzare con la luce.
La luce, per Davide Groppi, è inoltre una meravigliosa occasione per sedurre ed emozionare. Da sempre Davide Groppi lavora con un affiatato gruppo di collaboratori, con i quali condivide tutte le idee. Nel corso della sua pluriennale attività, Davide Groppi ha sviluppato progetti e allestimenti insieme a varie aziende di design tra cui: De Padova, Boffi, Paola Lenti e Christofle. Innumerevoli sono i lavori in giro per il mondo: abitazioni, negozi, musei.
Storia
Nel 1985 inizia a lavorare come disegnatore meccanico, ma è solo nel 1988 che ha iniziato a inventare, costruire e vendere lampade. Nel 1994 ha avuto la fortuna di conoscere Maddalena De Padova che, inspiegabilmente, decise di acquistare 40 pezzi di un mio modello (Baloo) e di esporli tutti insieme nello spazio di Corso Venezia in occasione del Salone del Mobile di Milano.